Processi avanzati per il trattamento delle acque reflue industriali.

L’esigenza di ottenere sempre più spinte efficienze depurativa ha portato all’adozione di trattamenti di affinazione a valle o in combinazione dei convenzionali trattamenti secondari delle acque reflue ad uso civile e industriale.
Tra essi spiccano sistemi di filtrazione, con l’obbiettivo di rimuovere il materiale in soluzione sfuggito alle fasi di trattamento precedenti. Si differenziano in un’ampia gamma impiantistica come, ad esempio, comuni unità di filtrazione su dischi rotanti, sistemi di ultrafiltrazione, reattori osmotici oppure impianti MBR (Membrane Biological Reactors) nelle varie modalità di applicazione (side stream, immerse, miste etc.).
L’adsorbimento fisico è un processo che comporta l’accumulo di una sostanza, detta comunemente (adsorbato), sull’interfaccia tra due fasi, ovvero su di un solido sul quale avviene l’accumulo (adsorbente). Spiccano in tali applicazioni i reattori di adsorbimento a carbone attivo granulare (GAC), con la capacità di rimuovere anche buona parte della frazione disciolta della matrice acquosa con costi di gestione nettamente più contenuti.
Per la rimozione della durezza, l’applicazione settoriale più diffusa è il processo a scambio ionico, mediante la sostituzione di specie ioniche in soluzione da altre presenti su un materiale insolubile (resine scambiatrici). Gli ioni di calcio e magnesio, presenti in soluzione, sono sostituiti da altre specie ioniche presenti su un mezzo solido. Tale processo trova ampia applicazione anche nel trattamento di rimozione dell’azoto residuo, di metalli pesanti e di solidi disciolti totali.